
Dove il cielo è più profondo
Una ricerca scientifica traccia la mappa dei paesi più colpiti dall'inquinamento luminoso. Ma ci sono anche “isole felici” dove osservare la volta stellata è un'esperienza magica.
Tra i ricercatori ci sono due mantovani.
Se Vincent Van Gogh fosse vivo oggi, forse dovrebbe correggere la sua affermazione quando sosteneva che “spesso la notte mi sembra più viva e piena di colori del giorno” perché il buio misterioso e affascinante che tanto ispirava il pittore non è più lo stesso.
Ai giorni nostri, sulla maggior parte della superficie terrestre, l'inquinamento luminoso delle luci artificiali ha falsato la notte e lampioni, fari, insegne al neon, schermi pubblicitari e grattacieli illuminati 24 ore su 24 ci impediscono di vedere il “vero” cielo.
L'allarme, che ha fatto rapidamente il giro del mondo, è stato lanciato dall'Istituto di scienza e tecnologia dell’inquinamento luminoso a Thiene in collaborazione con altre istituzioni internazionali e illustrato in un articolo su “Science Advances”.
Del team, composto da 9 ricercatori di cui 3 italiani, fanno parte ben 2 esperti mantovani: Fabio Falchi e Riccardo Furgoni. Il primo è docente di Fisica al Liceo "Galilei" di Ostiglia, presidente dell'associazione CieloBuio e autore di numerose pubblicazioni sul tema e attività di sensibilizzazione. Furgoni, invece, è responsabile dell'attività scientifica dell'Osservatorio di Gorgo, è membro dell'American Association of Variable Star Observers e collabora al programma Neo-Ssa dell'Agenzia Spaziale Europea.
I ricercatori hanno compilato il più accurato atlante dell'inquinamento luminoso mai realizzato finora. Ne emerge uno scenario preoccupante: un terzo dell'umanità non vede più la Via Lattea a causa delle luci artificiali. E in alcune località, come Singapore, le persone non sperimentano mai condizioni che somigliano alla vera notte perché il crepuscolo artificiale è così luminoso che gli occhi non si adattano mai del tutto alla visione notturna.
Rimangono, però, delle “isole felici” dove passare la notte con il naso all'insù è ancora un'autentica esperienza di immersione nella natura.
Una delle migliori destinazioni, da questo punto di vista, è il Madagascar. Si possono osservare bellissimi cieli stellati, poi, in Canada, Australia, Cile, Canarie e Hawaii. Anche gli Stati Uniti, lontano dalle metropoli delle coste, conservano ampie porzioni "selvagge" dove è ancora possibile ammirare un cielo stellato senza contaminazioni; da segnalare le notti nel Grand Canyon. Altre mete "stellate" sono il Sudafrica, l'Africa Australe e Cuba. Bisogna andare verso nord per trovare i cieli notturni più puri d'Europa: si trovano in Scozia, Svezia e Norvegia.
Ecco alcune proposte viaggio e suggerimenti.
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